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Caffè” è una delle parole pronunciate più spesso e quotidianamente al mondo, pensiamo solo all’Italia, dove il caffè è diventato un rito che si ripete una o più volte al giorno.

Vi siete mai chiesti l’origine della parola “caffè”?

La sua etimologia si divide tutt’oggi in due ipotesi antiche. La prima si allaccia alla parola araba qahwa (قهوة), letteralmente vino o liquore, una parola in origine utilizzata più genericamente per identificare una bevanda o medicinale dalle proprietà corroboranti. Oggi, qahwa si restringe alla bevanda protagonista di questo spazio, ovvero il “caffè”.
La seconda ipotesi, invece, fa riferimento alla regione Etiopica della Caffa, dove la pianta del caffè cresceva spontaneamente.

L’origine etimologica incerta, non mette però in dubbio l’assoluta bontà di questo chicco dalle proprietà sorprendenti!

La sua scoperta “europea”, come per molte materie prime, ha origine nel periodo del Colonialismo, così come la sua diffusione nel cosidetto Vecchio Continente. L’interesse verso questa bevanda ha origine nelle leggende dei popoli che ne facevano largo uso sin da tempi antichi. Tra storia e mito, si racconta che già nel 500 d.C. un pastore etiope di nome Kaldi, provando a tostare e macinare le bacche del caffè, ne scoprì le virtù tonificanti.

In generale, al caffè sono sempre stati attribuiti “poteri energetici”, naturalmente legati all’effetto eccitante della caffeina. In Abissinia, le bacche essiccate e abbrustolite con burro e sale, erano un essenziale – diremmo oggi – “snack” da portare in viaggio, evidentemente per la sua azione corroborante che contrasta la stanchezza fisica. Un uso simile è tutt’oggi pratica quotidiana di certe tribù africane. Nel mondo arabo, il caffè era la bevanda dei guerrieri, il suo effetto energetico ed eccitante spronava i soldati a buttarsi in battaglia vincendo la paura e aggiungendo coraggio.

È proprio nei territori arabi, in particolare la zona montuosa dello Yemen, che è nata l’usanza di trasformare le bacche di caffè nella bevanda che apprezziamo ancora oggi, sebbene preparato in modi diversi.

Nel 1591, il medico botanico Prospero Alpini, pubblicò per la prima volta in Europa le prime considerazioni intorno alla pianta del caffè e delle sue proprietà, nel suo De Medicina Egyptiorum (Venezia, 1591). Proprio agli scambi commerciali tra Venezia e il Medio Oriente dobbiamo la diffusione del caffè nella nostra penisola, sebbene, oggi, i maggiori produttori mondiali di caffè siano Brasile, Vietnam, Colombia e Indonesia.

La popolarità del caffè è dovuta a molti fattori, uno di questi è l’esistenza di diverse varietà di questa pianta, ma ve ne parleremo alla prossima occasione!

La Cittadella Caffè